*****Incontro con Kafka*****

Carissimo padre,

di recente mi hai domandato perchè mai sostengo aver paura di te. Come al solito, non ho saputo risponderti niente, in particolare proprio per la paura che ho di te, in parte perchè questa paura si fonda su una quantità tale di dettagli che parlando non saprei coordinarli neppure passabilmente.

lettera al padre – franz kafka


Scrittore geniale degli inizi Novecento, Franz Kafka scrive di getto, soprattutto di notte nella sua cantina, senza capoversi nè punteggiatura, liberando quelle parole che stridono e strepitano per veder la luce.

tutto il mio corpo mi mette in guardia da ogni parola, ogni parola prima di lasciarsi scrivere da me si guarda in giro da tutte le parti ” scriveva nei suoi Tagebücher – i diari del 1910-1923

Perfezionista a livelli estremi, ama il linguaggio giuridico e scientifico, si muove agevolmente nelle atmosfere flaubertiane, donando loro una nuova valenza Metafisica.

La sua penna è precisa e formale; le parole, scelte con meticolosità, delineano con tratti essenziali personaggi irrequieti, che si muovono in ambienti asettici, intensificando cosi il Pathos letterario.

Come Flaubert, che scrive lettere tormentate alla fidanzata Louise Colet, Kafka affida all’epistolario la parte piu indomita della sua esistenza e tutta la sua Opera letteraria, tra l’altro quasi interamente pubblicata postuma, acquista una particolare tridimensionalità.

Scrive Lettere intime a Felicia Bauer, fidanzata per due volte, mai sposata; con naturalezza confidò a Milena, in diverse Lettere, i suoi più profondi segreti ed infine riversa nella Lettera al padre, rimasta per sempre in un cassetto, tutto il suo disagio, che vedrà nell’insetto della Metamorfosi la sua Catarsi.

Kafka è la sua Storia, la sua Storia è Kafka!

Non si può scindere il Personaggio, l’Uomo dalla sua Storia. In pochi grandi artisti del Novecento si trova un connubio così stretto e così definitivo. Kafka ha patito la delimitazione sociale, dovendo seguire le orme già ben definite dal padre per lui; questa gabbia lo porterà a odiare l’organismo tirannico della famiglia, tema centrale dei suoi scritti.

Incomprensibile mi è stata la tua totale mancanza di sensibilità per il dolore e la vergogna che potevi infliggermi con le tue parole e i tuoi giudizi; era come se non avessi la benchè minima idea del tuo potere.

lettera la padre – Kafka

“Lettera al padre” rappresenta uno dei più importanti documenti umani e letterari della Letteratura tedesca del ‘900, in cui Franz Kafka srotola, con tutto il suo dolore, la sua coscienza filosofica, religiosa e razionale.

Ma il suo Capolavoro rimane per tutta l’umanità La Metamorfosi .

Una mattina Gregor Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato in un insetto mostruoso.

la metamorfosi – kafka

La genialità di questo incipit, così assoluto e deterministico, ci apre le porte, ben tre, della stanza dove tutto inizia ed ha una fine.

Rileggendo questo testo con il #megagdl di LeggoQuandoVoglio, forte è stata, in tutti noi, la consapevolezza di non poter più scindere la critica letteraria, con tutte le svariate interpretazioni, dalla pura e semplice lettura di queste splendide Pagine kafkiane.

La vita reale, quella unica e meccanica, che vive Kafka, si riflette amplificata, nella parabola tragica e grottesca dell’insetto Samsa.

Le ferree regole convenzionali che ritmano la vita dell’Autore, trovano in quest’opera tutta la loro tragicomica Vacuità.

Gregor Samsa è l’insetto più minuziosamente umano della Letteratura.

Nota è l’ossessione di Franz Kafka per il suo debole ed impacciato corpo fisico. Si allenava per ore, passeggiava, nuotava, si esponeva seminudo all’aria; solo per domare il suo Guscio Umano.

Il suo corpo gli impediva lo sviluppo intellettuale e spirituale.

L’annientamento sistematico di ogni brandello di forma fisica socialmente accettata, rappresenta per Gregor la Libertà assoluta; più lui perde il ricordo di essere umano, più si amplifica la sua compassione, la sua grande estrema bontà nei confronti dei suoi cari…più i suoi famigliari si ricordano di essere delle bestie mostruose.

Ho provato una pena struggente per Gregor, ho sentito sulla mia pelle le ferite che lui trascurava e forti in pancia , i pugni infami dei famigliari traditori.

Una Lettura necessaria, dovuta, che rimane nelle viscere… per sempre.

Felice di condividere questa Grande Storia con te Lettore!

Ti aspetto per il prossimo appuntamento con #domenicaclassico.